A Pollutri una ’notte di fuoco’ per la festa di San Nicola

Anche quest’anno, una delle feste tradizionali più sentite nel territorio e in tutto l’Abruzzo, la Festa di San Nicola, si è rinnovata come avviene ormai da quasi quattro secoli. A Pollutri, nella sera del 5 dicembre, vigilia della festa, sono tornati ad accendersi i fuochi dei grandi pentoloni con dentro le “fave di San Nicola“. Il lungo pomeriggio ha avuto inizio con la celebrazione della santa messa alle ore 18  nella chiesa di San Salvatore. Poi, alle 19, l’accensione dei fuochi, preceduta dagli scoppi tradizionali dei mortaretti tra i vicoli del paese. Dopo aver acceso i vari focolai, ha avuto inizio la gara tra le “squadre” dei fuochisti, vinta alla fine da un gruppo di giovani ragazzi di 13 anni, riusciti a far bollire per primi l’acqua in cui vengono cotte le fave. Un intero paese avvolto dal fumo e dal bagliore delle fiamme, con la partecipazione di molte persone del posto – come del resto ogni anno – e turisti giunti per assistere alla caratteristica celebrazione del santo patrono della città. Successivamente sono state distribuite le fave e i pani presso la casa di San Nicola. Infine, una volta finita la cottura, i fuochisti hanno provveduto allo spegnimento dei focolai.

“Questa festa si rinnova ogni anno e ha una tradizione lunghissima – ci ha raccontato a fine serata Don Giuliano Manzi – e ripercorre a suo modo le caratteristiche umane del santo a cui è dedicata. San Nicola infatti ha lasciato a tutti i fedeli, ma anche ai meno abbienti, un messaggio di carità, di amore universale, di solidarietà che si rispecchia poi in ciò che avviene nel nostro paese durante questa festa. La distribuzione dei pani e delle fave al popolo ne è il simbolo, icona di un significato pieno d’amore e di collaborazione”. Lunga e con tanti riferimenti storici è la tradizione di queste celebrazioni dedicate al santo che intorno all’anno 1000 d.c. portò il messaggio apostolico in giro per il mondo.

“Amiamo festeggiare così il nostro patrono ed è davvero bello farlo ogni anno, organizzandoci tutti insieme e collaborando uno ad uno per far sì che la festa sia celebrata nel migliore dei modi – ha poi aggiunto uno dei membri del comitato -, dai più piccoli ai più grandi, in questa festa ognuno si adopera: l’accensione dei fuochi, la cottura delle fave, la cottura del  pane, la distribuzione, le novene. Ognuna di queste fasi ha dietro il contributo di molte persone. Il bello è che ogni anno cambia il gruppo organizzativo, ma rimangono immutate  le modalità di questa tradizione così  antica. A Pollutri San Nicola viene festeggiato ed adorato in questa maniera particolare e negli anni molte persone si sono affidate a lui per guarire, per avere dei figli anche non avendo la possibilità. C’è un grande amore tra il paese e il santo patrono e questa festa ne è la dimostrazione”. In mattinata la festa a Pollutri continuerà: alle 8:00 con la distribuzione della “devozione” a tutte le case del paese; alle 10.30 la messa e la processione accompagnata dal complesso bandistico della Città di Monteodorisio e poi alle 18:00 verrà presieduta  la messa e la riposizione della statua d’argento. 

di Silvio Laccetti (Zonalocale.it)

Saremmo felici di leggere la tua opinione

      Lascia un commento