San Salvo. Mosaico romano: ’Sarà simbolo della nostra città’

“Questo mosaico, che rappresenta la nostra storia,diventerà un simbolo della città”. Sono le parole dell’assessore alla Cultura del Comune di San Salvo, Giovanni Artese, a dare il senso dell’attesa per l’inaugurazione ufficiale della nuova copertura per il mosaico di epoca romana che si trova in piazza San Vitale, compreso nel Parco Archeologico del Quadrilatero. “Abbiamo percorso con successo la via delconcorso di idee – ha ricordato il sindaco Tiziana Magnacca – aprendoci ai progetti che sono arrivati da tutta Italia per quella che un’opera da noi fortemente voluta”. Dei 35 progetti presentati è stato quello dei pescaresi Lucia Secondo, Stefania Giardinelli e Alessandro Vitale ad ottenere l’ok. L’importo a base d’asta era di 350mila, ribassato del 20%, con i lavori realizzati dalla ditta sansalvese Faco. “Il mosaico – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Giancarlo Lippis – aveva una copertura realizzata nel 2006 e che doveva essere solo temporanea. Nel 2012 era ancora così, con quel muro che creava anche una barriera visiva tra le due piazze”.

La struttura è stata realizzata in corten e vetro. “Per questo ringraziamo la Pilkington, che ha dimostrato ancora una volta di essere vicina alla nostra città, fornendo il vetro prodotto a San Salvo e Porto Marghera”. I lavori sono andati avanti con il costante dialogo tra i progettisti e la Soprintendenza archeologica. “Dobbiamo ringraziare Amalia Faustoferri – ha commentato il sindaco – i restauratori, l’Archeoclub e, naturalmente la cooperativa Parsifal”. La nuova copertura sarà accompagnata da 3 totem illustrativi, con spiegazioni in italiano e in inglese. “Sarà completamente illuminata, all’interno ci sono delle tendine temporizzate – spiega Lippis – oltre alla climatizzazione, per preservare il mosaico da luce e sbalzi di calore”. Il mosaico sarà così sempre visibile da cittadini e turisti. “È un reperto di particolare valore – ha sottolineato Katia Di Penta, presidente di Parsifal -. La sua realizzazione nel IV secolo dopo Cristo, quando l’Impero romano era in fase di crisi, ci dice che San Salvo era invece una realtà florida”.

Il mosaico policromo, che ricopriva il pavimento di una domus, ha un’estensione di 50 metri quadri, e presentapietre di otto colori differenti, provenienti dall’oriente: bianco, grigio, nero, due tonalità di verde, rosso vinaccia, mentre altre tessere, gialle e arancio, sono state ricavate dai mattoni. “Dagli studi effettuati si ritiene che il mosaico facesse parte di una stanza decorata con marmi pregiati – spiega la Di Penta -. Questo ci deve far cogliere l’idea di una città romana con buona economia, con gusto, una città di prestigio. Che questa inaugurazione sia un auspicio storico per la comunità sansalvese”. Questo luogo ha poi avuto diversi utilizzi nel corso del tempo. Si notano nel pavimento le cavità circolari delle cisterne per il grano dell’antico monastero e le buche utilizzare per le sepolture, dove sono state trovate molte ossa, in parte analizzate e in parte conservate nel magazzino del museo. Dopo la recente fase di esplorazione dell’acquedotto romano ipogeo, gli scavi, nella villa di via San Rocco, San Salvo riporta in auge un segno della sua storia. “Dopo l’abbattimento della Porta della Terra e la perdita della facciata di San Giuseppe – sottolinea Artese – la città si è vista privata di due elementi simbolici. Il mosaico romano si candida a divenire, anche attraverso una sua elaborazione grafica, simbolo della città”. Domani, mercoledì 20 maggio alle 18.30, ci sarà l’inaugurazione ufficiale dell’opera.

di Giuseppe Ritucci (Zonalocale.it)

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