Vasto in Abruzzo: un giorno tra arte, mare e sapori tipici

Questo racconto fa parte del progetto “Ricordi d’estate”, creato dalla redazione di Vasteggiando per raccogliere le esperienze dei nostri lettori in visita sul territorio.
Se vuoi inviare anche tu un ‘Ricordo’ del tuo soggiorno a Vasto, San Salvo e nei paesi del Vastese, sotto forma di testi, foto, video, disegni o altro, scrivici a info@vasteggiando.it e potrai vederla pubblicata sul nostro portale!

di Ylenia Caioli

Ci sono luoghi nei quali ti ritrovi un po’ per caso ma che hanno il potere di sorprendenti perchè ti permettono di scoprire bellezze che non ti aspettavi: Vasto per me appartiene a questa categoria.

Ho avuto occasione di vistare questa zona durante un breve soggiorno settembrino in Abruzzo un paio di anni fa: inizialmente non l’avevo presa in considerazione perchè credevo che fosse troppo lontana da Francavilla a Mare (dove avevamo casa) ma il mio fidanzato aveva tanto insistito e così siamo partiti per un’escursione di una giornata.

In realtà da Francavilla con l’autostrada si impiegano circa 40 minuti per raggiungerla, un tempo accettabile; se invece si sceglie la strada lungo la costa i tempi aumentano ma devo ammettere che il paesaggio è molto più suggestivo!

Vasto, infatti, si trova nella splendida Costa dei Trabocchi abruzzese, così denominata per le caratteristiche costruzioni sul mare, usate un tempo per la pesca e molte delle quali oggi sono state convertite in ristoranti.

Questa città mi incuriosiva anche per il soprannome che le era stato dato nel 1500, ovvero “Atene degli Abruzzi”: pare infatti che quando l’antica città romana di Histonium, poi denominata Vasto, passò sotto il dominio della facoltosa famiglia dei D’Avalos, questi ultimi la abbiano abbellita con monumenti di ogni sorta, visibili ancora oggi nel suo centro storico.

 

Siamo arrivati a Vasto in tarda mattinata e dopo aver lasciato l’auto vicino a Piazza Rossetti, ci siamo recati subito a visitare il centro storico: la prima cosa che mi ha colpito è stato il maestoso Castello Caldoresco.

 

Dall’esterno il castello è bellissimo, perfettamente integro nella sua struttura quattrocentesca: purtroppo però la proprietà privata non consentiva visite all’interno…non so se sia ancora così ma è un vero peccato perchè per chi ama i castelli come me sarebbe stata una visita da non perdere!

Dato che i principali monumenti di Vasto erano chiusi dall’ora di pranzo fino alle 18 (cosa che ho trovato piuttosto singolare!), abbiamo deciso di goderci il mare per tornare a visitarli la sera: così ci siamo spostati a Vasto Marina, a 5 minuti d’auto.

Vasto Marina è decisamente più moderna con un lungomare pieno di locali e negozi oltre ad una spiaggia davvero immensa, suddivisa tra stabilimenti balneari attrezzatissimi e spiaggia libera.

Avevamo con noi panini e ombreollone, quindi abbiamo optato per la spiaggia libera, vicina al pontile, non troppo lontano dal mare.

Non sono una patita delle spiagge di sabbia ma devo ammettere che quella di Vasto è molto bella: non solo è ampia e quindi consente di starsene in pace, senza calca, ma è bella anche per la vista, con Vasto che troneggia all’orizzonte, i due trabocchi e la famosa Sirenetta, la statua in bronzo posta su uno scoglio, simbolo della città. Credevo che la statua fosse un omaggio alla Sirenetta di Copenaghen ma ho scoperto poi essere un omaggio alla bellezza femminile in generale.

 

Altra cosa che ho apprezzato molto è il fatto che la spiaggia di Vasto è perfetta se si ama raccogliere conchiglie: ce ne sono tantissime e molto belle!

Dopo esserci goduti sole e mare, intorno alle 18 abbiamo ripreso l’auto e siamo risaliti a Vasto: ero curiosa infatti di visitare il Museo di Palazzo D’Avalos, principale attrazione della città!

Palazzo D’Avalos era la residenza principale dell’omonima famiglia e oggi è sede del Museo Archeologico, della Pinacoteca e della Galleria del Costume: dato che era l’ora del tramonto abbiamo iniziato la nostra visita dal settecentesco giardino napoletano…un luogo meraviglioso!

 

Da qui si gode una bellissima vista su tutta la costa meridionale di Vasto…un consiglio però: se come me soffrite per le punture di zanzare portatevi un repellente potente perchè le tigri non perdonano!

 

Dal giardino siamo passati al Museo Archeologico, uno dei più importanti in Abruzzo: non è grande ma ci sono bellissimi reperti che vanno dalle origini di Vasto fino al medioevo. Nella Pinacoteca invece, è possibile ripercorrere la vita artistica dei 4 fratelli Palizzi, attraverso le opere donate alla città: molto bella la portatina e le selle in seta ricamata appartanute alla famiglia D’Avalos.

 

La Galleria d’arte moderna raccoglie invece circa 80 opere di artisti italiani e spagnoli..personalmente ho qualche problema con l’arte moderna ma la visita merita. Infine mi è piaciuto molto la Galleria del Costume con abiti originali dell’800 e primo 900 e soprattutto con i tradizionali e bellissimi abiti abruzzesi.

Dopo oltre un’ora di visita, piuttosto affamati, abbiamo deciso di fermarci a cena in uno dei numerosi locali che si trovano nel centro storico di Vasto: abbiamo scelto un wine bar dove ci siamo ritemprati con un ottimo tagliere di affettati e primizie locali accompagnato da un buonissimo vino, prima di rientrare a Francavilla.

 

Purtroppo una sola giornata a Vasto non è bastata per vedere tutto quello che avrei voluto: ad esempio mi sarebbe piaciuto molto visitare il Parco archeologico delle Terme Romane, con i suoi mosaici e mi auguro quindi di poterci tornare in futuro.

 

Oltre alla bellezza dei monumenti, al mare e ai sapori, infatti, c’è un’altra cosa che mi ha colpito molto di Vasto: la disponibilità delle persone, a cominciare dal personale di Palazzo D’Avalos, una caratteristica che ho riscontrato spesso in Abruzzo e che secondo me rende ancora più piacevole visitare questa terra!



Questo racconto fa parte del progetto “Ricordi d’estate”, creato dalla redazione di Vasteggiando per raccogliere le esperienze dei nostri lettori in visita sul territorio.
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