Gabriele Rossetti

 

Gabriele Pasquale Giuseppe Rossetti (Vasto, 18 febbraio 1783 – Londra, 16 aprile 1854) è stato un poeta, critico letterario e patriota italiano.

Gabriele Rossetti, figlio di Nicola e Maria Francesca Pietrocola, nacque a Vasto (Chieti), il 18 febbraio 1783. Esordì in patria come improvvisatore di versi di tono arcadico-anacreontico e, sotto Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat fu poeta del Teatro San Carlo di Napoli, per il quale compose alcuni libretti d’opera. Si dedicò anche alla poesia civile e a quella sacra. Ottenne in seguito la carica di conservatore dei marmi e dei bronzi antichi del museo di Napoli.

Per il suo appoggio agli insorti dei moti liberali del 1820, Rossetti fu costretto all’esilio. Fu a Malta nel 1821, dove si legò d’amicizia con i fratelli Gabriele e Domenico Abatemarco, e da qui si spostò a Londra (1824), dove trascorse il resto della sua vita. Divenne professore di lingua e letteratura italiana presso il King’s College di Londra (1831) e mantenne l’incarico fino al 1847.

Pubblicò numerose raccolte di poesie, che traducono violenza giacobina e passione religiosa in un cantabile sentimentalismo: Odi cittadine (1820), Iddio e l’uomo (1833, seconda redazione 1843), Il veggente in solitudine (1846) e L’arpa evangelica; fu anche autore di alcune opere di critica letteraria, soprattutto su Dante e la Divina Commedia.

Tra i critici che si sono occupati della sua opera, ricordiamo in particolare Giosuè Carducci e Pompeo Giannantonio, curatore, quest’ultimo, della pubblicazione del Comento analitico al Purgatorio, scritto dal poeta vastese negli anni del suo esilio londinese.

Recentemente, Mario Fresa ha scoperto due preziosi manoscritti autografi rossettiani, ora conservati presso il suo archivio personale: si tratta delle due redazioni (1833 e 1843) del poema politico-religioso Il Tempo, ovvero Dio e L’Uomo, opera che fu inclusa, a causa dei violenti attacchi contro la Monarchia e contro il potere temporale della Chiesa che vi erano contenuti, nell’Index Librorum Prohibitorum. Una copia stampata della prima edizione di questo Salterio, assai rara, è oggi custodita presso il British Museum di Londra. La pubblicazione del poema, sostenuta dal Centro Europeo di Studi Rossettiani, ha condotto a un rinnovato, significativo interesse nei riguardi della vita e dell’opera del poeta vastese.

 

La famiglia

Sposò Frances Polidori, figlia di un altro esule italiano, Gaetano Polidori, dalla quale ebbe quattro figli:

Maria Francesca Rossetti

Dante Gabriel Rossetti

William Michael Rossetti

Christina Rossetti

 

 

Bibliografia

Giovanni Battista Corniani, I secoli della letteratura italiana dopo il suo Risorgimento: commentario di Giambattista Corniani; colle aggiunte di Camillo Ugoni e Stefano Ticozzi, e continuato sino a questi ultimi giorni per cura di F. Predari, Torino,UTET, 1856, Articolo CI, Vol. VIII. pp. 331-333 [1].

Pompeo Giannantonio, “Il Giornale”, 30 aprile 1954

Pompeo Giannantonio, voce Rossetti, Gabriele in Enciclopedia dantesca, Treccani, Roma 1973, vol. IV.

Mario Fresa, L’arpa e l’enigma, in «Caffè Michelangiolo», a. VI, n. 3, settembre-dicembre 2001.

Id., Il dolce errore della poesia, in «L’ortica», anno 17, n. 87, 2002.

Id., La magnifica finzione, il teatro “sonoro” di Gabriele Rossetti, in «La clessidra», anno IX, n.2, 2003.

Id.,Gabriele Rossetti, il furore e l’incanto, in «Palazzo Sanvitale», nn. 13-14, 2004.

Dinah Roe: The Rosettis in Wonderland. A Victorian Family History. Haus Publishing, London 2011, ISBN 978-1-907822-01-8.

Gabriele Rossetti, Il Tempo, ovvero Dio e l’Uomo. Edizione critica, introduzione, commento e apparato delle varianti a cura di Mario Fresa. Casa editrice Carabba, collana “I classici”, Lanciano, 2012, ISBN 978-88-6344-213-7

(Fonte Wikipedia)